Le paure presenti sono minori delle orribili immaginazioni.
Oh! guardati, mio signore, dalla gelosia: è il mostro dagli occhi verdi che schernisce la carne di cui si nutre.
Notte è ogni giorno finché io veda te, la notte è luce se in sogno ti svela.
Eppure non mi pare peccato imbrogliare colui che spera di vincere barando.
Le estati brevi, spesso sono delle primavere precoci.
Il diavolo ha il potere di comparire agli uomini in forme seducenti e ingannatorie.
Dobbiamo avere a che fare con il passato solo in funzione della sua utilità per il presente e per il futuro.
Si volge ad attendere il futuro solo chi non sa vivere il presente.
Il passato non esiste perché non è più, il Futuro non esiste perché non è ancora, e il Presente, in quanto separazione tra due cose che non esistono, non ha alcuna possibilità di esistere.
Il presente è solo un ponte e su questo ponte sospira il mondo, e non c'è un idiota, mai, che pensi di far saltare il ponte.
La vita è il culmine del passato, la consapevolezza del presente, l'indicazione del futuro oltre la conoscenza, la qualità che dà un tocco di divinità.
Così come vi è molto del passato in ciò che è presente, così vi è anche molto del presente in ciò che sarà nel futuro.
Il passato non sta mai fermo un attimo: è mobile come una bandiera in una giornata di vento. Visto con gli occhi del presente, tende continuamente a modificarsi, fino a diventare quello che Sant'Agostino definiva «il presente del passato».
È inutile cercare la vita nel passato. Occorre accettare quello che ci propone il presente, giorno dopo giorno, senza speranze e senza disperazione, partendo ogni mattina da quello che resta.
Vi sono pochissimi uomini - e sono le eccezioni - capaci di pensare e sentire al di là del momento presente.
E io mi domandai rispetto al presente, quanto vasto fosse, quanto profondo fosse, quanto fosse mio.