Non ce l'ho con la primavera perché è tornata. Non la incolpo perché adempie come ogni anno ai suoi doveri.
Hanno scritto nel marmo a lettere d'oro: Qui abitò lavorò e morì un grande uomo. Questi viottoli li ha cosparsi di ghiaia lui. Questa panchina ‐ non toccare ‐ l'ha scolpita lui. E ‐ attenzione, tre gradini ‐ entriamo dentro.
Preferisco il ridicolo di scrivere poesie al ridicolo di non scriverne.
Dopo ogni guerra c'è chi deve ripulire. In fondo un po' d'ordine da solo non si fa.
Ascolta come mi batte forte il tuo cuore.
Devo molto a quelli che non amo. Il sollievo con cui accetto che siano più vicini a un altro. La gioia di non essere io il lupo dei loro agnelli. Mi sento in pace con loro e in libertà con loro, e questo l'amore non può darlo, né riesce a toglierlo.
Nessun uomo può assaporare i frutti dell'autunno mentre si sta deliziando il suo olfatto coi fiori della primavera.
La Sicilia è il paese delle arance, del suolo fiorito la cui aria, in primavera, è tutto un profumo... Ma quel che ne fa una terra necessaria a vedersi e unica al mondo, è il fatto che da un'estremità all'altra, essa si può definire uno strano e divino museo di architettura.
Probabilmente ci sono parole che sono rivolte esattamente alla nostra condizione e che, se potessimo veramente udirle e capirle, sarebbero, per la nostra vita, più salutari del mattino o della primavera; e forse ci farebbero vedere le cose sotto una diversa luce.
Un uomo può uccidere un fiore, due fiori, tre... Ma non può contenere la primavera.
La sua voce illuminò la giornata fredda e grigia, al punto che un uccello pensò che era arrivata la primavera e si mise a cantare sulla cima della vecchia quercia.
Voglio fare con te ciò che la primavera fa con i ciliegi.
La Bellezza è una forma del Genio, anzi, è più alta del Genio perché non necessita di spiegazioni. Essa è uno dei grandi fatti del mondo, come la luce solare, la primavera, il riflesso nell'acqua scura di quella conchiglia d'argento che chiamiamo luna.
Uno dei deliziosi aspetti della primavera inglese è che ha dei giorni, anzi, è quasi del tutto composta di giorni in cui, al tramonto, la temperatura è tale da rendere gradevole un fuoco, anzi persino necessario.
Oggi vivo di insonnia e di nostalgie. Specie nei giorni che precedono la primavera, nei giorni di vento, sono preda di rimpianti a cui non so dare un nome.
Essere interessati al cambiamento delle stagioni è uno stato mentale più felice di essere disperatamente innamorati della primavera.
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