È possibile essere creativi anche riproponendo le stesse cose.— Alessandro Pronzato
È possibile essere creativi anche riproponendo le stesse cose.
Le persone semplici comprendono tutto anche se non riescono a spiegare nulla.
I panorami più vari ed affascinanti, gli scorci più sorprendenti, si scoprono chiudendo gli occhi e spingendosi in profondità.
La gente ci ha dato tutto gratuitamente. Ci è stato permesso solo film così tanto per immagine, ma non c'era limite alla creatività. Mi piace dire che ci hanno lasciato perdere, come cani randagi per le strade di Parigi.
Oggi si parla sempre degli stessi cantanti, che i media danno spazio solo ad alcune voci, in radio ci sono sempre le stesse canzoni senza un attimo di creatività. Oggi ci sono tanti, tantissimi bravi artisti che non si conoscono e questo non va bene.
Minoli è una memoria storica televisiva, tutti noi dobbiamo molto alla sua creatività, peccato che Rai Educational vada in onda in orari impossibili.
La creatività è inversamente proporzionale al numero di cuochi che stanno facendo il brodo.
Se per caso appartieni a quella minoranza agitata che sa fare un lavoro creativo, non imporre mai un'idea a forza: la farai abortire, se ci provi. Abbi pazienza, e la metterai al mondo quando verrà il momento giusto. Impara ad aspettare.
Viaggiare è stato fondamentale per la mia crescita umana e professionale, la mente si allarga e aiuta la creatività.
La vera creatività deve essere un atto di ribellione.
Ogni mia giornata, senza presunzione, è invidiabile. Libertà, creatività, passione, soddisfazione fanno parte di ogni giorno che trascorro. Mi confronto sempre con me stesso, pensando al futuro.
Io non posso ammettere, né nei cantanti, né nei direttori la facoltà di creare, che come dissi prima, è un principio che conduce all'abisso.
Noi dobbiamo e, grazie al progresso scientifico, possiamo edificare una società post-industriale in maniera che l'esercizio della creatività di una persona non imponga mai ad altri un lavoro, un sapere o un tipo di consumo obbligatori.