Un partito è follia di molti e profitto di pochi.
Possiamo diventare i padroni del nostro destino quando avremo finito di atteggiarci a suoi profeti.
Che atroci offese nascono da cause amorose, che dispute pesanti sono generate da cose banali.
La speranza sgorga eterna nel petto umano; l'uomo non è mai adesso, ma sempre in un futuro, benedetto.
Nel migliore dei casi, la donna è una contraddizione.
Molti uomini sono stati capaci di fare una cosa saggia, molti di più di farne una furba, ma pochissimi sono stati capaci di farne una generosa.
E' l'ambiente che facilita la corruzione. Non dico che tutti siano corrotti, ma penso sia difficile rimanere onesti in politica.
Chi gode d'una ferma autorità presto apprende che la sicurezza, e non il progresso, è la più grande lezione nell'arte del governo.
Gli italiani sono un popolo di sedentari. Chi fa carriera ottiene una poltrona.
L'atto poetico deve essere bello, estetico e prescindere da qualsiasi giustificazione.
Vede, signorina Di Girolamo: tra l'occuparsi di una battona pugliese e l'occuparsi di un santo di Pietrelcina, almeno secondo me, la normalità esiste, e nel mezzo, le dico la verità, l'obiettivo è poter tornare a occuparsi serenamente proprio di quelle come lei.
Certe volte penso a cosa sarebbe accaduto se i social network fossero esistiti al tempo in cui Togliatti decise l'amnistia per i fascisti o quando Berlinguer ebbe il coraggio di sostenere che si stava meglio sotto l'ombrello della Nato che sotto quello del patto di Varsavia.
Tutte le madri vorrebbero che loro figlio diventasse Presidente, senza però fare prima il politico.
La politica lasciata a se stessa porta una tirannia dentro di sé.
Se i politici si occupassero un po' più di poesia e i poeti un po' più di politica, forse si vivrebbe in un mondo migliore.
Se la politica è l'arte del possibile, la ricerca è sicuramente l'arte della soluzione. Entrambe sono oggetto di menti pratiche.