Un partito è follia di molti e profitto di pochi.— Alexander Pope
Un partito è follia di molti e profitto di pochi.
Tutto sembra infetto a chi è infetto, / Come tutto appare giallo all'occhio dell'ittero.
I pazzi ammirano, i savi approvano.
La passione dominante, quale che sia, la passione dominante governa sempre la ragione.
Chi dovrà decidere, se dei dottori sono in disaccordo?
Il volgo bolle le uova, ma gli eruditi le fanno arrosto.
Da piccolo volevo fare o il suonatore di piano in un bordello, oppure il politico. E ora posso dirvi la verità: non c'è una gran differenza.
Politica è governare, non comandare. Politica è amare e far amare le regole, e perfino le tasse, perché aiutano tutti a vivere meglio.
Il primo errore negli affari pubblici è occuparsene.
Politica è dire sempre «noi» e mai «io».
La politica è il diversivo di piccoli uomini che, quando hanno successo, diventano grandi agli occhi di altri piccoli uomini.
Ogni cultura e arte, ornamento dell'umanità, e il migliore ordinamento sociale sono frutti della insocievolezza, la quale si costringe da sé a disciplinarsi ed a svolgere quindi compiutamente con arte forzata i germi della natura.
C'è una sola regola per i politici di tutto il mondo: quando sei al potere non dire le stesse cose che dici quando sei all'opposizione; se ci provi, tutto quello che ci guadagni è di dover fare quello che gli altri hanno trovato impossibile.
Nella vita delle nazioni, di solito, l'errore di non saper cogliere l'attimo fuggente è irreparabile.
La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico.
Nei partiti riesce più difficile vivere con quelli che ne fanno parte, che agire contro quelli che vi sono avversi.