La Natura, rossa di zanne e d'artigli.— Alfred Tennyson
La Natura, rossa di zanne e d'artigli.
Quell'eterna mancanza di soldini, che tormenta gli uomini pubblici.
Perfettamente imperfetta, gelidamente regolare, splendidamente nulla, Morta perfezione, nulla di più.
Sono una parte di tutto ciò che ho trovato sulla mia strada.
La mia forza è come la forza di dieci uomini, perché il mio cuore è puro.
Dobbiamo per forza amare le cose somme quando le vediamo.
Sto preparando lo striscione del Milan Club Marsiglia. C'è già lo sponsor: l'Enel.
Quelle bambine bionde, con quegli anellini alle orecchie, tutte spose che partoriranno uomini grossi come alberi, che quando cercherai di convincerli allora lo vedi che sono proprio di legno.
La Guida Rossa con mancanza di stile, al reato di lesa maestà ha risposto con il taglio della testa. Mi dispiace per i miei collaboratori che lavorano in un ristorante inesistente.
Qui e là spunta la roccia, nuda, nera, ciclopica. Non è dunque questo Ferdinandea? No, questo è Pazzano: paese di pietra e paese di ferro. Sta nell'aria e si respira il ferro: sgorga e si rovescia dalla bocca delle miniere, rossastro, sottilissimo, dilagante in flutti di polvere.
La sera del 24 dicembre 1974, al Folk Rosso, suonai per un solo spettatore. Il proprietario stava spegnendo le luci. Lo fermai: ho detto in casa che stasera lavoro, e voglio lavorare. Dopo di me, lo spettatore solitario ascoltò pure Venditti.
Per conquistarsi la patente di moralista, vent'anni fa, bisognava essere dei notevoli rompicoglioni. Oggi basta dire "non si passa con il rosso" e già sei considerato tale.
Il dipingere è meraviglioso, rende più allegri e più pazienti. Dopo non si hanno le dita nere come quando si scrive, ma rosse e blu.
Usare una metafora con un uomo privo di immaginazione è come agitare uno straccio rosso davanti a un to... è come mettere qualcosa di molto fastidioso davanti a qualcuno per dargli molto fastidio.
Deh per le guance eburnee Che di rossor tingesti, Per gli occhi tuoi deh piacciati Voler che teco io resti. Io di virtudi amabili Sarò custode e padre ; E tu d'Amor, bellissima, Ti chiamerai la madre.
Danny, dammi la mano. Questa terra rossa ce l'abbiamo nella pelle. Gli Shona dicono che il colore viene dal sangue sparso combattendo per questa terra. È casa nostra: tu non lascerai mai l'Africa.