A renderci desiderabili non è qualcosa che facciamo, ma qualcosa che senza saperlo abbiamo dentro di noi.— Alice Munro
A renderci desiderabili non è qualcosa che facciamo, ma qualcosa che senza saperlo abbiamo dentro di noi.
In un modo o nell'altro l'amore ti derubava sempre di qualcosa: una sorgente di equilibrio interiore, un piccolo nocciolo duro di onestà.
Cercò di metterci una pietra sopra, ma quella si rifiutava di far da coperchio al passato.
Avevano tutte piú o meno trent'anni. L'età in cui a volte si fatica ad ammettere che è la nostra vita quella che stiamo vivendo.
Sapeva che nella vita viene il momento in cui brutto e bello svolgono piú o meno la stessa funzione, quando tutto ciò che guardi altro non è che un gancio a cui appendere le sensazioni scomposte del corpo, e i brandelli della mente.
Una volta il prete cattolico le si era avvicinato proprio al Queen's Hotel sfoderando l'accendino senza darle il tempo di tirar fuori i fiammiferi. Lei lo ringraziò, ma evitò di conversare, per paura che cercasse di convertirla.
Aumenta l'awareness: usatelo per mostrare le tante facce del vostro brand.
Quando nessuno crede in te, sei tu che devi credere in te stesso!
Ciò che si vive esistenzialmente è sempre enormemente più avanzato di ciò che si vive consapevolmente.
L'uomo, che ad un certo tempo si sente forte, con la coscienza della propria responsabilità e del proprio valore, non vuole che alcun altro gli imponga la sua volontà e pretenda di controllare le sue azioni e il suo pensiero.
Non è ciò che tu sei che ti frena, ma ciò che tu pensi di non essere.
Possediamo soltanto ciò che sappiamo di dover perdere, ciò che desideriamo perdere.
Il folle è consapevole di esserlo? O i pazzi sono coloro che vogliono convincerlo della sua follia per salvaguardare la loro esistenza insensata?
Nessuno sapeva ciò che sapevano loro, qui, nell'ultimo minuto di chiarezza prima della fine di tutto.
Ho dovuto accettare di essere un alcolizzato, quello è stato lo scoglio principale e credo sia necessario superarlo. Tuttavia evito di usare quella parola - alcolizzato - e preferisco dire di essere malato.
Ora, nel buio, e senza luci in vista e senza chiarori, e soltanto col vento e la spinta regolare della vela, gli parve di essere già morto, forse. Congiunse le mani e si tastò le palme. Non erano morte e gli bastava aprirle e chiuderle per risuscitare il dolore della vita.