L'uomo è una specie di stecca nel grande concerto della natura.— Anacleto Verrecchia
L'uomo è una specie di stecca nel grande concerto della natura.
La vita, comunque e dovunque la si viva, è un affare che non copre le spese. Per tutti.
Il fuoco dell'amore cristiano è perfino capace di accendere roghi.
Togliere le catene agli schiavi è facile, ma liberarli è difficile.
Tutti gli animali, asini compresi, fanno quello che Venere comanda, però hanno il buon gusto di non parlarne. L'animale uomo, invece, ci scrive sopra montagne di romanzi.
Alle solenni impalcature dei sistemi filosofici io preferisco la frase breve e concisa. Quel poco che riusciamo a scorgere nella nebbia che avvolge la nostra esistenza può essere contenuto in un aforisma. Il resto è lttérature.
La storia degli uomini è un attimo tra due passi di un viandante.
Viene la voglia di definire l'uomo come un essere ragionevole che si indispettisce tutte le volte che gli è imposto di agire a seconda dei dettami della ragione.
Agli uomini non interessa né la verità, né la libertà, né la giustizia. Sono cose scomode e gli uomini si trovano comodi nella bugia e nella schiavitù e nell'ingiustizia. Ci si rotolano come maiali.
L'uomo è diverso dall'animale solo perché non sa esserne uno preciso.
L'uomo è come il vino: non tutti i vini invecchiando migliorano, alcuni inacidiscono.
L'uomo autentico vuole due cose: gioco e pericolo. Perciò vuole la donna, come il giocattolo più pericoloso.
Se vuoi insinuarti nella testa di un uomo, devi prima entrare nel suo letto.
L'umano è nell'imitazione; un uomo diventa uomo solo imitando altri uomini.
L'uomo è dappertutto il nemico di sé stesso, il proprio segreto e subdolo nemico.
Mostratemi un uomo che abita solo e ha la cucina perpetuamente sporca e, 5 volte su 9, vi mostrerò un uomo eccezionale.