Il cielo è un quadro ingannevole dipinto sul soffitto dell'inferno.
Il congiuntivo è l'indicativo dello scettico.
Per una mente filosofica l'uccellino che pigola nel nido perché ha fame è più eloquente dei libri di un Hegel o di un Heidegger.
Un libro dev'essere un cordiale. Se non vi tonifica, gettatelo via.
Il mondo è un condominio tra la malvagità e la pazzia: l'una regna e l'altra comanda.
Come l'amore va cercato fuori del matrimonio, così la cultura va cercata fuori delle sue istituzioni.
Cieco chi guarda il cielo senza comprenderlo: è un viaggiatore che attraversa il mondo senza vederlo; è un sordo in mezzo ad un concerto.
Lo spettacolo del cielo mi sconvolge. Mi sconvolge vedere, in un cielo immenso, la falce della luna o il sole. Nei miei quadri, del resto, vi sono minuscole forme in grandi spazi vuoti.
L'inaccessibile aggiunto all'impenetrabile, l'impenetrabile aggiunto all'inspiegabile, ecco che cos'è il cielo.
Dicono che ci siano due posti dove il comunismo funziona: in cielo, dove non ne hanno bisogno, e all'inferno, dove ce l'hanno già.
Alcuni uomini alzano gli occhi al cielo ma vedono solo i ragni del soffitto.
Ognuno di noi riunisce il sé il cielo e l'inferno.
Il matrimonio è un combattimento ad oltranza, prima del quale gli sposi domandano al cielo la sua benedizione.
Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che abiterò in una di esse, visto che riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero.
Come un dio dagli enormi occhi azzurri e dalle forme di neve, il mare e il cielo attirano sulle terrazze di marmo la folla delle giovani e forti rose.
Chiunque abbia mai una volta edificato un "nuovo cielo" trovò la potenza per questa impresa unicamente nel suo proprio inferno.