Tirava un vento maligno che arruffava una nuvolaglia giallusa.— Andrea Camilleri
Tirava un vento maligno che arruffava una nuvolaglia giallusa.
Livia si annava a corcare presto, stanca morta di aviri dovuto campare ancora 'na jornata.
Montalbano è meteoropatico, come molti siciliani. Le stagioni oggi hanno perso la strada, una volta erano gente d'onore, si presentavano in modo appropriato. Non c'erano inverni caldi, ma moderati.
Una volta Italo Calvino scrisse a Leonardo Sciascia che era praticamente impossibile ambientare una storia gialla dalle nostre parti essendo la Sicilia, disse pressappoco così, prevedibile come una partita a scacchi.
Il successo fa venire in prima linea l'imbecillità.
La letteratura è uno strumento critico che può aiutare a svelare le verità, a smascherarle. La fantasia narrativa può aiutare a riflettere e capire la realtà che ci circonda.
Rimango volentieri nel deserto, il posto più capace di ricoprire un corpo con il vento.
Il silenzio è come il vento: accende le grandi incomprensioni e non spegne che quelle più piccole.
Non dimenticare mai che l'amore che provo per te è come il vento: non potrai mai vederlo, ma potrai sempre sentirlo. Ovunque sarai.
Per raggiungere la libertà interiore, getta mentalmente al vento ogni pagliuzza di desiderio e attaccamento.
L'assenza attenua le passioni mediocri e aumenta le grandi, come il vento spegne le candele e ravviva l'incendio.
C'è un simbolismo speranzoso nel fatto che le bandiere non sventolino in mancanza d'aria.
Quando il sole si corica insaccato si aspetta il vento di ponente.
So che dopo la mia morte sulla mia tomba sarà deposta molta immondizia. Ma il vento della storia la disperderà senza pietà.
Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.