Sono un pessimista a causa dell'intelligenza, ma un ottimista per diritto.
Il mio atteggiamento deriva dal sapere che a battere la testa contro il muro è la testa a rompersi e non il muro.
La bontà disarmata, incauta, inesperta e senza accorgimento non è neppure bontà, è ingenuità stolta e provoca solo disastri.
Ogni stato è una dittatura.
La prova migliore del fatto che si è stati veramente ammalati è quella di morire: ciò soddisfa tutte le esigenze scientifiche e amministrative.
Ci vorrà pazienza ed io pazienza ne posseggo a tonnellate, a vagoni, a case.
Il pessimismo, quando uno ci si abitua, è tanto gradevole quanto l'ottimismo.
Il pessimista prudente si suicida gettandosi davanti all'ambulanza.
Tra l'ottimista che ha per massima: "Non muoverti, vedrai che tutto si accomoda", e il pessimista replicante: "Fa' d'ogni modo quel che devi, anche se le cose andranno di male in peggio", preferisco il secondo.
Il discorso pessimistico appartiene al genere oratorio, e questo perché presuppone un uditorio che può gridare e agitarsi.
Il vero pessimismo è l'indifferenza, la mancanza della speranza, la negazione del male: così la vita perde il suo dinamismo e noi perdiamo la libertà delle nostre scelte.
Un pessimista è un uomo che guarda entrambi i lati della strada prima di attraversare in un senso unico.
Se pensi che una cosa sia impossibile, lo diventerà. Il pessimismo spunta le armi di cui hai bisogno per vincere.
L'ottimista pensa che questo sia il migliore dei mondi possibili. Il pessimista sa che è vero.
Qualsiasi essere umano che inizi a riflettere è un potenziale pessimista.
Ogni fede viene messa alla prova mediante i suoi effetti pratici nella vita. Se è vero che l'ottimismo permette al mondo di andare avanti e che il pessimismo lo rallenta, allora è pericoloso propagare una filosofia pessimista.