L'amicizia è qualcosa di divino e di immortale.
Alla cognizione della divina esistenza precedano logicamente nello spirito umano altre verità certe.
Il vero Cristiano che desidera di rivolgersi a quella perfezione a cui è chiamato, dee proporsi di seguire, in tutte le operazioni della sua vita, sempre ciò che crede più caro al suo Dio, di sua maggior gloria e volontà.
Le cose mutano intorno a noi, e mutano anche le persone, che si abbassano al livello delle cose. Ma non cambiano gli amici, il che prova che l'amicizia è qualcosa di divino e di immortale.
La grazia, la quale rende forte la volontà, si comunica mediante l'intelligenza.
Da quel giorno stemmo sempre insieme, Jenny e io, come il pane e il burro.
Il legame di ogni rapporto, sia nel matrimonio sia nell'amicizia, sta nella conversazione.
Io credo che una vita piena offra già così tante occasioni, o obblighi, di incontro che più che moltiplicare le amicizie andrebbero diminuite. O almeno calmierate.
Un amico, se lo è, è un secondo io.
Non ci sono amici, ci sono momenti di amicizia.
Il migliore amico avrà anche la moglie migliore, perché un buon matrimonio si basa sulla disposizione all'amicizia.
La fedeltà, quando sostiene gli amici che la fortuna schiaccia, è lodata, ma paga una pena.
Il vero amico è quello al quale non si ha niente da dire. Soddisfa nello stesso tempo la nostra selvatichezza e la nostra socievolezza.
La medesima persuasione che ci incoraggiò a credere che nessun male è eterno o lungamente duraturo ci fa anche ritenere che la sicurezza più grande che si attui nelle cose finite è quella dell'amicizia.
Amicizia e denaro: olio ed acqua.