Noi non siamo cattolici da ristorante, non scegliamo dal menù quali regole seguire, noi seguiamo la dottrina rigorosamente.
Le rappresentazioni religiose sono scaturite dallo stesso bisogno che ha generato tutte le altre acquisizioni della civiltà, ossia dalla necessità di difendersi contro lo schiacciante strapotere della natura.
Non ci sia religione diversa da quella che consiste nell'abolire completamente la tirannide e il culto degli dèi e dei loro idoli.
La religione è nulla. Vivere religiosamente è tutto. Ciò che intendo per vivere religiosamente è ciò che pensavano i profeti, ciò che Gesù pensava: fare ciò che è giusto, dire la verità, amare il prossimo tuo come te stesso. Questo è tutto.
La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca.
Mediante la fissazione violenta a un infantilismo psichico e la partecipazione a un delirio collettivo, la religione riesce a risparmiare a molta gente la nevrosi individuale.
La superstizione è la religione degli spiriti deboli.
La religione è, per la sua stessa natura, una macchina per spaventare; deve necessariamente fallire e crollare di mano in mano che l'uomo progredisce nella conoscenza, perché la conoscenza non è soltanto potere, è anche coraggio.
La promessa dell'immortalità basta a mettere in piedi una religione.
È buona qualsiasi religione insegni all'uomo a essere buono.
Ogni religione positiva non è, propriamente parlando, che l'usurpatrice del trono che spetta alla filosofia. Per questo i filosofi la osteggeranno sempre, anche se dovessero considerarla un male necessario, una stampella per la patologica debolezza di spirito della maggior parte degli uomini.