Quando siete in mezzo alla folla, fate di non ismarrire voi stessi.— Arturo Graf
Quando siete in mezzo alla folla, fate di non ismarrire voi stessi.
Sai tu perché suol essere terribile la collera dei pacifici? Perché subitanea esplosione di molte collere represse.
La volgarità può mutar casa e vestito, azzimarsi, lisciarsi, andare in carrozza, sedere in trono, e sarà sempre la stessa volgarità di prima.
La vera modestia nulla ha da spartire con l'umiltà e la pusillanimità.
Infinito è il numero di coloro che, o bene o male, vedono; scarsissimo il numero di coloro che osservano.
La vita degli spiriti superiori suole esser stretta da principii generali e costanti; la vita degl'inferiori agitata da piccoli impeti di passione, subitanea e inconsistente.
La folla [...] è guidata quasi esclusivamente dall'istinto. I suoi atti subiscono molto più l'influenza del midollo spinale che quella del cervello.
Le folle non hanno mai avuto sete di verità. Dinanzi alle evidenze che a loro dispiacciono, si voltano da un'altra parte, preferendo deificare l'errore, se questo le seduce. Chi sa illuderle, può facilmente diventare loro padrone, chi tenta di disilluderle è sempre loro vittima.
La folla è un gregge che non può fare a meno di un padrone.
L'anima delle folle è sempre dominata dal bisogno di servire e non da quello di libertà. La sete di obbedienza le spinge a sottomettersi per istinto a chi se ne dichiara padrone.
Le folle consentono ad ascoltare il filosofo per divertirsi, nello stesso modo che ascolterebbero un suonatore di cornamusa o un ciarlatano.
Nelle folle, l'imbecille, l'ignorante e l'invidioso sono liberati dal sentimento della loro nullità e impotenza, che è sostituita dalla nozione di una forza brutale, passeggera, ma immensa.
La folla non è soltanto impulsiva e mutevole. Come il selvaggio, essa non ammette ostacolo tra il suo desiderio e l'avverarsi di questo desiderio, e tanto meno quando il numero le dà il sentimento di una potenza irresistibile.
I trascinatori di folle, il più delle volte, non sono intellettuali, ma uomini d'azione. Sono poco chiaroveggenti, e non potrebbero esserlo, poiché la chiaroveggenza porta generalmente al dubbio e all'inazione.
La folla immancabilmente segue l'andazzo. Sono sempre i pochi che aprono la strada al progresso.
La folla, non avendo nessun dubbio su ciò che per lei é verità o errore, e avendo d'altra parte la nozione chiara della propria forza, è autoritaria quanto intollerante. L'individuo può accettare la contraddizione e la discussione, ma la folla non le ammette mai.