Quando siete in mezzo alla folla, fate di non ismarrire voi stessi.
Quand'ebbe creato il mondo, il Padre Eterno lo giudicò, dicendolo buono; lo che prova che la critica è coeva della creazione.
Don Chisciotte è pazzo, Sancio Panza non è pazzo; ma la pazzia di Don Chisciotte è più nobile cosa che la sensatezza di Sancio Panza.
L'alterigia e l'arroganza possono, agli occhi dei meno esperti, somigliare alla dignità, ma della dignità non sono neanche parenti lontane.
Sono molti che leggono ogni maniera di libri, e mai non aprono il libro dell'anima propria; e quando pure l'aprissero, non vi saprebbero leggere.
Tutti gli uomini cercano l'utile; ma di nessuna cosa si fanno giudizi cosi disparati ed erronei come dell'utile.
La folla ama il sistema. La folla vuole afferrare tutta la verità, e siccome non può comprenderla, crede volentieri.
Nelle folle, l'imbecille, l'ignorante e l'invidioso sono liberati dal sentimento della loro nullità e impotenza, che è sostituita dalla nozione di una forza brutale, passeggera, ma immensa.
Il piacere di stare nella folla è una misteriosa espressione del godimento della moltiplicazione del numero.
Le folle non sono influenzabili coi ragionamenti, e non comprendono che grossolane associazioni di idee. Gli oratori che sanno impressionarle, non fanno mai appello alla loro ragione, ma ai loro sentimenti.
Mentre le nostre antiche credenze vacillano e scompaiono, e le vecchie colonne a mano a mano sprofondano, l'azione delle folle è l'unica forza non minacciata e il cui prestigio ogni giorno si accresce. L'epoca in cui entriamo, sarà veramente l'Era delle folle.
L'individuo della folla è un granello di sabbia in mezzo ad altri granelli di sabbia che il vento solleva a suo capriccio.
Le folle non hanno mai avuto sete di verità. Dinanzi alle evidenze che a loro dispiacciono, si voltano da un'altra parte, preferendo deificare l'errore, se questo le seduce. Chi sa illuderle, può facilmente diventare loro padrone, chi tenta di disilluderle è sempre loro vittima.
La folla è un gregge che non può fare a meno di un padrone.
La folla, non avendo nessun dubbio su ciò che per lei é verità o errore, e avendo d'altra parte la nozione chiara della propria forza, è autoritaria quanto intollerante. L'individuo può accettare la contraddizione e la discussione, ma la folla non le ammette mai.