La determinatezza non è il linguaggio della politica.
Si sa bene cosa sia un intermediario: è un uomo che imbroglia una parte e saccheggia l'altra.
La vita è troppo breve per essere piccola.
Quando ho voglia di leggere un romanzo, ne scrivo uno.
Le piccole cose turbano le piccole anime.
Tutte le donne dovrebbero sposarsi, e nessun uomo dovrebbe farlo.
All'identificazione tende a sostituirsi un senso di estraneità. Alla militanza la diffidenza: un sentimento misto di frustrazione per l'impotenza dei decisori e d'insofferenza per la loro intrusività.
Tutti gli squadroni presuntuosi che partono per spaccare il mondo e non si fanno un mazzo così finiscono poi eliminati al primo turno. Questo vale anche in politica ed è questo il bello della vita e delle sfide, tutto rimane in gioco fino all'ultimo.
La politica è troppo spesso l'arte di tradire gli interessi reali e legittimi per crearne altri immaginari e ingiusti.
La religione è la vergognosa malattia dell'umanità. La politica ne è il cancro.
La politica, nella pratica, quali che siano le idee che professa, è sempre stata l'organizzazione sistematica dell'odio.
Tra politologia e parapolitologia, ahimè trionfante, corre più o meno la differenza che passa tra noia e paranoia.
Un partito non è fine a se stesso; un partito è l'organizzazione di una buona volontà che ha un certo programma con un certo spirito, che viene da concetti superiori a quelli che possono muovere la vita quotidiana ed è al servizio di una causa.
L'accumulo di denaro non va d'accordo con la democrazia. Chi concentra molto denaro può influenzare la società, piegare la politica e quindi la gestione della cosa pubblica ai suoi interessi.
Oggi i temi della politica sembrano il più delle volte così... insomma, pettegolezzi da parrocchia.
La politica conosce una debolezza ideologica per la quale nella società non ci si identifica più con chi la rappresenta.