Bertrand Russell, in questa affermazione, affronta la naturale e inevitabile tristezza legata al pensiero della fine di ogni cosa. Tuttavia, egli offre una prospettiva consolante attraverso l'osservazione critica dell'utilizzo che molte persone fanno delle loro vite. Queste parole invitano a riflettere sul valore e significato reale del tempo vissuto in rapporto all'impressione generata dalla propria esistenza ai propri occhi ed agli altri. La consolazione trovata nel pensiero di Russell suggerisce che la coscienza critica della condotta quotidiana può portare a una maggiore apprezzamento e attenzione alla qualità, piuttosto che all'estensione stessa dell'esistenza.