Parlare è da stupidi, tacere è da codardi, ascoltare è da saggi.
Non si pensa nemmeno che si invecchierà, né che il tempo passi, né che, dal giorno in cui nasciamo, camminiamo verso un'unica fine.
È facile giudicare gli altri, ma ci rendiamo conto di quanto sia meschino il nostro disprezzo solo quando li abbiamo persi, quando ce li portano via.
Passata la prima gioventù, ci si rende conto della fragilità della propria esistenza.
Esistono carceri peggiori delle parole.
Il tempo non ci rende più saggi, solo più vigliacchi.
Tra tutti i ladri i fessi sono i peggiori: vi derubano del tempo e della pazienza.
Chi si azzarda a parlare della stupidità, oggi, rischia di rimetterci da più di un punto di vista.
L'ottusità è sempre una irresistibile tentazione per l'ingegno arguto, e la stupidità è la permanente Bestia Trionfans che chiama fuori la saggezza dalla sua caverna.
Lo stupido può anche dire una cosa giusta, ma per ragioni sbagliate.
Il problema dell'umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi.
Ogni grande idea è al confine con la stupidità.
A mano a mano che la filosofia fa progressi, la stupidità raddoppia i propri sforzi per ricostituire il dominio dei pregiudizi.
Questo telegiornale va in onda in forma ridotta per adattarlo alle vostre capacità mentali.
Non bastano le disgrazie a fare di un fesso una persona intelligente.
Agli stupidi non capita mai di pensare che il merito e la buona sorte sono strettamente correlati.