Avevamo la sensazione che la vita sarebbe stata una gran cosa.— Charles Bukowski
Avevamo la sensazione che la vita sarebbe stata una gran cosa.
Scrivere è il novanta per cento di me. L'altro dieci è aspettare di scrivere.
Anche un pochino di vita ti è cara, quando sei alla fine della vita.
Evitare l'inspiegabile è sempre stata una necessità per me.
Non essere giù perché la tua donna ti ha lasciato: ne troverai un'altra e ti lascerà anche quella.
Quando gli uomini controlleranno i governi, gli uomini non avranno bisogno dei governi; fino ad allora siamo fregati.
L'ossessione del suicidio è propria di colui che non può né vivere né morire, e la cui attenzione non si allontana mai da questa duplice impossibilità.
La presente condizione dell'uomo, obbligandolo a vivere e pensare ed operare secondo ragione, e vietandogli di uccidersi, è contraddittoria. O il suicidio non è contro la morale sebben contro natura, o la nostra vita, essendo contro natura, è contro la morale. Questo no, dunque neppur quello.
L'uomo che pone fine ai suoi giorni mostra meno il vigore della sua anima che il fallimento della sua natura.
E in vero, colui che si uccide da se stesso, non ha cura né pensiero alcuno degli altri; non cerca se non la utilità propria; si gitta, per così dire, dietro alle spalle i suoi prossimi e tutto il genere umano.
Chi si abbandona al dolore senza resistenza o si uccide per evitarlo abbandona il campo di battaglia prima di aver vinto.
Lascia che il ricordo voli al giorno in cui nascesti, cieco, sordo, muto e nudo, un buco nel vuoto, un'ombra nel buio, nel nulla assoluto, e il caos ti esplode intorno: luci, suoni, sangue, grida sensazioni senza azioni, istinto suicida.
Nessuno è confuso nella sua decisione di suicidarsi. Un uomo che ha deciso di impiccarsi, non si getterà mai sotto a un treno.
È un suicidio vivere all'estero. Ma come sarebbe essere a casa? Un persistente disfacimento.
Rimbaud fu un suicida vivente. Tanto più insopportabile per noi.
Come avviene a un disperato spesso, che da lontan brama e disia la morte, e l'odia poi che se la vede appresso, tanto gli pare il passo acerbo e forte.