Il suicidio è l'estremo tentativo di migliorare la propria vita.
La mia allegrezza è la malinconia.
Desti a me quest'anima divina e poi la imprigionasti in un corpo debole e fragile, com'è triste viverci dentro.
La mia allegrezz' è la maninconia.
Il futuro ci corre incontro a braccia spalancate ma non ci dà il tempo di abbracciarlo.
L'amore è l'ala che Dio ha dato all'anima per salire sino a lui.
Per la maggior parte della gente il suicidio è come la roulette russa.
Il suicida è un carcerato che, nel cortile della prigione, vede una forca, crede erroneamente che sia destinata a lui, evade nottetempo dalla sua cella, scende giù e s'impicca da sé.
Ci sono molti che non osano uccidersi per paura di quello che ne direbbero i vicini.
Il suicidio è la forma più sincera di autocritica.
Proprio come sceglierò la mia nave quando mi accingerò ad un viaggio, o la mia casa quando intenderò prendere una residenza, così sceglierò la mia morte quando mi accingerò ad abbandonare la vita.
Chissà se non c'è una differenza fra togliersi la vita e darsi una morte?
Nessuno mai si è tolto la vita. Il suicidio è una condanna a morte della cui esecuzione il giudice incarica il condannato.
E' ottimista. Crede che dipenda da lui quando vuole suicidarsi.
Matrimoni imprudenti! E ditemi: dove mai in cielo o in terra si son visti matrimoni prudenti? Altrettanto varrebbe discorrere di suicidi prudenti!
Il solo delitto imperdonabile consiste nell'interrompere l'esperimento della propria vita prima del suo termine naturale.