Non che il suicidio sia sempre follia. Ma in genere non è in un accesso di ragione che ci si ammazza.— Voltaire
Non che il suicidio sia sempre follia. Ma in genere non è in un accesso di ragione che ci si ammazza.
I soldati si mettono in ginocchio quando sparano: forse per chiedere perdono dell'assassinio.
La paura segue il crimine, ed è la sua punizione.
Di solito sono le canaglie a guidare i fanatici e a mettere loro in mano il pugnale.
Un vecchio amore è come un granello di sabbia, in un occhio, che ci tormenta sempre.
Lasciate leggere e lasciate danzare; questi due divertimenti non potranno mai fare del male al mondo.
Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi. Cesare Pavese.
Eravamo così poveri che a Natale il mio vecchio usciva di casa, sparava un colpo di pistola in aria, poi rientrava in casa e diceva: spiacente ma Babbo Natale si è suicidato.
Il suicidio è un modo per dire a Dio: "Non puoi licenziarmi, sono io che me ne vado".
Il pensiero del suicidio è un potente mezzo di consolazione: grazie a esso si superano parecchie cattive notti.
A volte sono striste perché penso che la vita da quando sono nato non è mai stata mia amica...
Nessuno mai si è tolto la vita. Il suicidio è una condanna a morte della cui esecuzione il giudice incarica il condannato.
L'ossessione del suicidio è caratteristica di colui che non può né vivere né morire, e che non distoglie mai l'attenzione da questa duplice impossibilità.
Un giorno decise di suicidarsi: si mise la camicetta di quando aveva quattro anni e allacciò il bottone del colletto.
Il suicida è un carcerato che, nel cortile della prigione, vede una forca, crede erroneamente che sia destinata a lui, evade nottetempo dalla sua cella, scende giù e s'impicca da sé.
Non c'è in natura una passione più diabolicamente impaziente di quella di colui che, tremando sull'orlo di un precipizio, medita di gettarvisi.