Colui che sostiene la sua follia con il martirio è un fanatico.— Voltaire
Colui che sostiene la sua follia con il martirio è un fanatico.
Nelle città che sembrano goder la pace, e dove fioriscono l'arti, gli uomini son divorati da più gare, più pensieri, e più inquietudini, che una città assediata non prova fiamme; le tristezze secrete sono ancor più crudeli che le miserie pubbliche.
È una delle superstizioni dello spirito umano avere immaginato che la verginità potesse essere una virtù.
Se Dio non esistesse, bisognerebbe inventarlo.
Una burla che i vivi giuocano ai morti.
Uomini. Insetti che si divorano gli uni cogli altri sopra un piccolo atomo di fango.
Bisogna che gli uomini, per meritare la tolleranza, comincino col non essere fanatici.
Il nemico dell'idealismo è un fanatismo eccessivo.
Maledetti i fondamentalisti e quelli che interpretano tutto alla lettera!
Se si dovessero sopprimere l'adulterio, il fanatismo, il crimine e il male, non avrebbe più senso scrivere nemmeno una nota per un'opera musicale.
Un fanatico è un uomo che fa quello che pensa farebbe Dio se solo sapesse come stanno le cose.
Con la ferma certezza che il male non proviene mai da Dio, infinitamente Buono, e radicati nella fede, professiamo che la crudeltà non può mai essere attribuita all'opera di Dio e, per di più, non deve assolutamente trovare nel suo Santo Nome alcuna giustificazione.
Gli uomini non fanno mai il male così completamente ed entusiasticamente come quando lo fanno per convinzione religiosa.
Il nostro entusiasmo diventa fanatismo quando lo osserviamo negli altri.
Il gruppo di estremisti fanatici in ogni movimento riformatore.
Non esiste profilo di un attentatore suicida, può avere nove o novantanni, maschio o femmina, essere laureato o analfabeta. La sola cosa che hanno in comune è che non hanno paura di morire. Il che vuol dire che o sono fanatici per una causa o non hanno niente per cui vivere.