Colui che sostiene la sua follia con il martirio è un fanatico.— Voltaire
Colui che sostiene la sua follia con il martirio è un fanatico.
Siamo tutti impastati di debolezze e di errori; perdoniamoci reciprocamente le nostre sciocchezze: questa è la prima legge di natura.
Più a lungo indugiamo sulle nostre sventure, più grande è il loro potere di farci del male.
Viviamo in società. Per noi dunque niente è davvero buono se non è buono per la società.
La miglior forma di governo è una benevola tirannia temperata da un'occasionale assassinio.
L'uomo è nato per l'azione, come il fuoco tende verso l'alto e la pietra verso il basso. Non essere occupato e non esistere è per l'uomo la stessa cosa.
La questione non è se saremo degli estremisti, ma quale tipo di estremisti saremo.
Da bambino ero cattolico praticante, poi mi sono reso conto che ogni fede comporta delle frange estreme, che ostracizzano i diversi. Per questo non voglio avere a che fare con la religione, la sua intolleranza, il male che produce, la sua superiorità.
Per il fanatico ci sono sempre due opinioni: la sua e quella sbagliata!
La storia ha dimostrato che i crimini più terribili contro l'amore sono stati commessi in nome di dottrine difese in modo fanatico.
Nel dimostrare ai fanatici che si sbagliano non si deve dimenticare che si sbagliano apposta.
Il fanatismo sta alla superstizione come il delirio alla febbre.
Fin dall'inizio gli uomini hanno usato il nome di Dio per giustificare l'ingiustificabile.
Non ho niente contro Dio, è il suo fan club che mi spaventa.
Consideriamo parte del nostro dovere difendere l'umanità contro il flagello dell'intolleranza, della violenza e del fanatismo.
Se si dovessero sopprimere l'adulterio, il fanatismo, il crimine e il male, non avrebbe più senso scrivere nemmeno una nota per un'opera musicale.