Signori, è l'alba di un nuovo giorno! Il giorno dei Fantastici Quattro!
- Mi sto sentendo un perfetto fallito! - Ehi! Non sei perfetto nemmeno come fallito!
La fama va e viene. Un giorno sei sotto i riflettori, l'altro c'è chi ti ha già dimenticato.
L'alba ha una sua misteriosa grandezza che si compone d'un residuo di sogno e d'un principio di pensiero.
Tu vuoi un uomo che ti accompagni sulla spiaggia con una mano sugli occhi, per farti sentire la sensazione della sabbia sotto i piedi. Vuoi un uomo che ti svegli all'alba perché muore dalla voglia di parlarti... e non può aspettare per farti sentire cosa ti vuole dire.
La notte è sempre più scura subito prima di un'alba meravigliosa!
L'alba del terzo millennio si alza sull'esigenza di un combattimento rinnovato per la giustizia, combattimento più fondamentale che sociale, di fronte alle nuove sfide delle società pluraliste.
Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.
È l'ora in cui le cose perdono la consistenza d'ombra che le ha accompagnate nella notte e riacquistano poco a poco i colori, ma intanto attraversano come un limbo incerto, appena sfiorate e quasi alonate dalla luce: l'ora in cui meno si è sicuri dell'esistenza del mondo.
Le volte in cui si era svegliato mentre fuori era ancora buio, per tutto il giorno aveva avuto la sensazione che la giornata fosse sua, come se fosse stato lui a suscitare la luce dell'alba.
L'alba porta avanti nel cammino, porta avanti nel lavoro.
L'alba, evento perlopiú rurale che in città si trasforma in semplice astrazione.
Noi dobbiamo imparare a risvegliarci ed a tenerci desti, non con l'aiuto di mezzi meccanici, ma tramite una infinita attesa dell'alba.