Il nuovo narcisista è perseguitato dall'ansia e non dalla colpa.
Per il narcisista il mondo è uno specchio.
Ciò che gli osservatori politici interpretano come indifferenza dell'elettorato può rappresentare, al contrario, un salutare scetticismo nei confronti di un sistema politico in cui la menzogna e la frode sono diventate una prassi abituale ed endemica.
Nella sua inconsistenza e nella sua banalità, l'individuo che non possiede capacità straordinarie cerca di scaldarsi alla luce riflessa dei suoi idoli.
Gli sforzi dei genitori moderni perché i loro figli si sentano amati e desiderati non riescono a nascondere una freddezza di fondo l'indifferenza di chi ha ben poco da trasmettere alla generazione successiva e vede in ogni caso come prioritario il proprio diritto alla realizzazione di sé.
I guru dell'«instant motivation» sono ridicoli e nascondono sotto un velo di narcisismo il loro vuoto pneumatico.
Il telefonino, con la sua litania «Io sono qui, tu dove sei?», è lo strumento tipico di una «comunicazione narcisista»: è indispensabile per essere sempre raggiungibili e per sentirsi nel cuore di una «rete» pulsante di parole e di messaggi.
Chi fa una vita pubblica ha una dose di narcisismo obbligatoria e legittima.
Io ti ricordo, Narciso, avevi il colore della sera, quando le campane suonano a morto.
Alla maggior parte della gente piace leggere la propria scrittura e annusare la puzza dei propri peti.
La cultura attuale dell'«apparire», per come ci viene trasmessa, in particolare, attraverso la televisione, funziona da cassa di risonanza del narcisismo.
Amare sé stessi è l'inizio di un idillio che dura una vita.
Io di nascita sono di confessione ebraica, poi mi sono convertito al narcisismo.
Forse sono narciso, ma è una cosa che riesco a gestire. Ho sempre avuto la consapevolezza che è lei , non sono io, la matrice della fama.