La più grande ispirazione nasce spesso dalla disperazione.
Senza amore di sé neppure l'amore per gli altri è possibile.
Esiste qualcuno più disperato di un regista?
Il silenzio è l'ultimo sforzo dell'anima ricolma, che non può più dire nulla.
La Terra desolata, senza uomini, soltanto l'amore dell'uomo per se stesso la immagina in preda alla desolazione. In realtà, la Terra è desolata di non essere desolata. Purtroppo, di una Terra realmente desolata, non conosceremo mai la profonda allegria.
Io ho visto cosa può fare una risata. Può trasformare delle lacrime quasi insopportabili in qualcosa di sopportabile, dando anche speranza.
Il riso dell'uomo sensitivo e oppresso da fiera calamità è segno di disperazione già matura.
Nei miei personaggi non c'è un reale pentimento ma c'è la desolazione, la disperazione in certi casi, e comunque un rimanere attonito di fronte alla manifestazione dei propri difetti.
Ma: la terribile parola della disperazione.
La bellezza è insopportabile, ci guida alla disperazione, offrendoci per un minuto uno squarcio dell'eternità che vorremmo allungare sopra la totalità del tempo.
Gli eroi sono il prodotto dell'insicurezza. Vale a dire di uno stato d'ansia, di paura, di disperazione.