La combinazione perfetta? Prendere il lavoro sul serio ed essere ironici.— Judi Dench
La combinazione perfetta? Prendere il lavoro sul serio ed essere ironici.
Sii gentile con le persone quando sei in cima, perché potresti ritrovarle nella discesa... e tu dovresti saperlo più di ogni altro.
Penso che si debba prendere il proprio lavoro molto seriamente, senza prendere seriamente se stessi. Questa è la combinazione migliore.
L'obiezione, la deviazione, l'allegra sfiducia, il desiderio di ironia sono segni di salute: tutto ciò che è assoluto rientra nella patologia.
Da parte mia penso che nessun tipo innocente di arguzia o facezia debba essere soppresso: e che una buona freddura può venire ammessa tra le piccole eccellenze di una conversazione vivace.
Quando non è fine a sé stesso, cioè non è innocente, il motto è subordinato a due sole tendenze, che a loro volta possono essere viste come unitarie: esso è o un motto ostile (al servizio dell'aggressione, della satira, della difesa) o un motto osceno (al servizio della denudazione).
È dall'ironia che comincia la libertà.
Credo che dovremmo smetterla di prenderci così sul serio.
Tutto ciò che è umano merita, riguardo alla sua genesi, la considerazione ironica; perciò l'ironia nel mondo è così superflua.
Stephen King scrive cose decisamente affascinanti e bizzarre che risultano più ironiche degli horror.
L'ironia irrita. Non perché si faccia beffe o attacchi, ma perché ci priva delle certezze svelando il mondo come ambiguità.
Si ricorre al motto tendenzioso con speciale predilezione per poter aggredire e criticare persone altolocate che pretendono di esercitare un'autorità. In questi casi il motto è una ribellione contro questa autorità, una liberazione dall'oppressione che essa esercita.
Se solo riuscissimo a ridere di noi stessi, nel bene e nel male, sarebbe un mondo migliore.