È dall'ironia che comincia la libertà.— Victor Hugo
È dall'ironia che comincia la libertà.
Il sentimento non abbisogna di luce come il ragionamento, ma lo supera in potenza.
E' una cosa ben schifosa, il successo. La sua falsa somiglianza con il merito inganna gli uomini.
Torturare un toro per il piacere, per il divertimento, è molto più che torturare un animale, è torturare una coscienza.
L'elemosina è sorella della preghiera.
Siate come l'uccello posato per un attimo su rami troppo fragili, che sente la fronda piegarsi e canta, tuttavia, sapendo di avere le ali.
La libertà comincia dall'ironia.
Chi ha molto osservato il puerile piacere della gente nel coltivare le proprie manie, guarderà alle proprie con indulgenza e ironia. Non lo si sentirà mai tra i dogmatici.
L'ironia sentimentale è un cane che ulula alla luna pisciando sulle tombe.
L'ironia non si definisce, si sente.
Riascoltati oggi, perfino gli «scarti» di Gaetano raccontano il presente più della maggior parte dei suoi colleghi vivi. Anche nelle sue tracce figlie di un Dio minore, c'è quel mix di lunarietà e ironia disillusa.
La vera ironia si usa solo in casi di emergenza. L'uso prolungato la fa diventare la voce di gente in gabbia che ha finito per amare le proprie sbarre.
Ogni motto richiede un proprio pubblico, e ridere degli stessi motti è prova di una vasta concordanza psichica.
La singola cosa più potente che puoi fare per influenzare gli altri è di sorridere di loro.
Nel corso della storia il genere umano è dipeso dalle macchine per sopravvivere. Al destino, come sappiamo, non manca il senso dell'ironia.
Quella speciale modulazione lirica ed esistenziale che permette di contemplare il proprio dramma come dal di fuori e dissolverlo in malinconia e ironia.