Il confine tra una democrazia partecipata e una democrazia autoritaria è molto labile.— Daniele Vicari
Il confine tra una democrazia partecipata e una democrazia autoritaria è molto labile.
La gravità dei fatti accaduti dentro la scuola Diaz e nella caserma Bolzaneto, per me, da soli, bastano per mettere in discussione il luogo comune che viviamo in un paese democratico.
Il film svolge una funzione di presa di coscienza. Questo è il massimo che si può chiedere a un film.
Stiamo scivolando verso una forma di gestione della cosa pubblica che è fuori da ogni controllo democratico.
I diritti della democrazia non sono riservati ad un ristretto gruppo all'interno della società. Sono i diritti di tutte le persone.
Anche nel democratico più liberale si può nascondere una sfumatura di antisemitismo: egli è ostile all'ebreo nella misura in cui questi osa pensarsi, appunto, ebreo.
La democrazia dà a tutti la possibilità di essere oppressori di se stessi.
Una nazione è democratica quando è capace di privare del potere i suoi governanti incapaci.
La democrazia deve essere salvaguardata da due eccessi: lo spirito di disuguaglianza, che la conduce all'aristocrazia, e lo spirito di estrema uguaglianza, che la conduce al dispotismo.
È stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle forme che si sono sperimentate fino ad ora.
Il gran vantaggio di un governo democratico è che il merito, sostenuto dalle amicizie influenti, ha quasi la certezza di trovare la sua giusta ricompensa.
In una democrazia, l'individuo gode non solo del potere supremo, ma porta anche la suprema responsabilità.
La nave della democrazia, che ha resistito a tutte le tempeste, può affondare a causa dell'ammutinamento di quelli che vi sono a bordo.
La democrazia è l'espressione di una società aperta, basata sull'esercizio critico della ragione umana, e quindi su un continuo perfezionamento di determinate istituzioni, senza ricorso ad atti di violenza.