La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva.— David Hume
La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva.
Non c'è questione di qualche importanza, la cui soluzione non sia compresa nella scienza dell'uomo, e non c'è nessuna che possa venire risolta con certezza se prima non la padroneggiamo.
Noi non siamo altro che fasci o collezioni di differenti percezioni che si susseguono con una inconcepibile rapidità, in un perpetuo flusso e movimento.
La verità nasce dal disaccordo tra amici.
Il nostro pensiero è ancora più variabile della nostra vista, e tutti gli altri sensi e facoltà contribuiscono a questo cambiamento, né esiste forse un solo potere dell'anima che resti identico, senza alterazione, un momento.
In chi ha commesso delitti sorgono rimorsi e terrori segreti che non danno requie all'anima, inducendola a ricorrere ai riti religiosi, alle cerimonie ed all'espiazione dei peccati.
Non è vero che i belli siano poco intelligenti: sono i brutti, invece che hanno troppo sviluppato il cervello per compensare le deficienze estetiche.
A chi possiede una grande bellezza, siamo pronti a giustificare qualunque cosa, eccetto una grande intelligenza.
La bellezza è una garanzia della possibile conformità fra l'anima e la natura, e quindi un motivo di fede nella supremazia del bene.
La bellezza di una donna non risiede nell'estetica, ma la vera bellezza in una donna è riflessa nella propria anima. È la preoccupazione di donare con amore, la passione che essa mostra.
La bellezza è una di quelle rare cose che non portano a dubitare di Dio.
La bellezza non è il destino dell'arte. L'arte è perdita non guadagno.
La bellezza è soltanto la promessa della felicità.
La bellezza ci può trafiggere come un dolore.
Una volta la bellezza era un dono intimo e da scoprire con pudore. Oggi, massificata in provini e casting, è diventata un possibile lavoro per chi non sa fare niente.
La felicità è una farfalla che ti si posa un attimo sulla testa e ti rende tanto più ridicolo quanto maggiore è la sua bellezza.