La gratitudine nudrisce la sensibilità, ed anima la beneficenza.— Domenico Cirillo
La gratitudine nudrisce la sensibilità, ed anima la beneficenza.
La sensibilità, a creder mio, è l'idea dispiacevole del bisogno, in cui si trova il nostro simile; e nel tempo stesso la compiacenza che nasce dalla sicurezza di poterlo soccorrere.
Un assoluto silenzio conduce alla tristezza. Egli offre una immagine della morte.
Chi ha diritto, non ringrazia.
Si può star bene anche sole. Però, un giorno, a Moya mi toccherà dire grazie: mi ha fatto scoprire cose di me che non conoscevo. La grinta, la forza, la voglia di riscatto.
Orfano: Essere vivente cui la morte ha tolto ogni possibilità di esprimere sentimenti di ingratitudine filiale.
Non bisogna essere grati a chi cessa di essere ingiusto.
La gioia è la più semplice forma di gratitudine.
L'ingratitudine più odiosa, ma più antica e più comune di tutte, è quella dei figli verso i loro genitori.
L'uomo prova un'istintiva gratitudine per la donna che, sacrificando un po' del suo pudore, dimostra di voler piacere a uno solo sfidando la malignità degli altri; ma non può soffrire poi che questa donna faccia dispetto a un'altra donna che dimostri di avere per lui qualche simpatia.
La gratitudine guarda al passato e l'amore al presente; paura, avarizia, lussuria e ambizione guardano al futuro.
Noi siamo facili a chiedere, ma non a ringraziare.
Un singolo pensiero di gratitudine innalzato al cielo è la preghiera più perfetta.