L'atto di scrivere tende, per sé stesso, a logicizzare il pensiero.
Mi hanno chiamato folle; ma non è ancora chiaro se la follia sia o meno il grado più elevato dell'intelletto, se la maggior parte di cio che è glorioso, se tutto cio che è profondo non nasca da una malattia della mente, da stati di esaltazione della mente a spese dell'intelletto in generale.
I limiti che dividono la Vita dalla Morte sono, nella migliore delle ipotesi, vaghi e confusi. Chi può dire dove finisca l'una e cominci l'altra?
Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte.
Osservare attentamente, vuol dire ricordarsi distintamente.
Nell'amore disinteressato di un animale, nel sacrificio di se stesso, c'è qualcosa che arriva direttamente al cuore di chi ha frequentemente avuto modo di provare l'amicizia meschina e la fragile fedeltà dell'Uomo naturale.
Di tutto quanto è scritto io amo solo ciò che uno scrive col sangue. Scrivi col sangue e allora imparerai che il sangue è spirito.
Se è vero che bisogna possibilmente pensare come uno spirito grande, bisogna invece parlare la stessa lingua che parlano gli altri. Bisogna usare parole ordinane, ma dire cose fuori dell'ordinario.
C'è solo una cosa su cui scrivere: il cuore umano in conflitto con se stesso.
Sappiate scrivere, ma non leggere: non importa.
Un modo per arricchire un personaggio, per dargli spessore, è quello di far parlare di lui altri differenti personaggi: ognuno avrà il suo modo di vederlo e di considerarlo.
È più facile scrivere un libro che venderlo.
Scrivere è consumare i cattivi stili adoperandoli.
Per me la musicalità sta in ciò che chiamo passaggio, ovvero nel saper legare le varie parti del racconto, senza mai interromperlo bruscamente per passare a qualcos'altro, né costruirlo su un sottofondo monotono nel quale si finisce per distrarsi.
Il pubblico non ha l'obbligo di essere grato alle persone senza talento della fatica che fanno a scrivere.
Scrivere è il novanta per cento di me. L'altro dieci è aspettare di scrivere.