Elena Ferrante offre una profonda meditazione sul peso della morte e la leggerezza intrinseca della vita. La frase invita a considerare come l'ineluttabilità dell'esistenza influisce sulla percezione quotidiana, suggerendo che solo attraverso consapevolezza si può mantenere una prospettiva chiara ed equilibrata su ciò che è davvero importante nella vita. In questo modo, la scrittura mette in guardia contro l'ingombro emotivo e psicologico che spesso rende il vivere più difficile di quanto dovrebbe essere naturalmente.