Ti amo liberamente, come gli uomini che lottano per la Giustizia.
Ti amo entro la sfera delle necessità quotidiane, alla luce del giorno e al lume di candela.
E io ti dico, un dolore disperato è privo di passione.
Ti amo col respiro, i sorrisi, le lacrime dell'intera mia vita! E, se Dio vuole, ancor meglio t'amerò dopo la morte.
Ti amo con la passione delle trascorse sofferenze e quella che fanciulla mettevo nella fede.
La social-democrazia è semplicemente l'incorporamento della moderna lotta della classe proletaria, una lotta che è guidata da una coscienza delle proprie storiche conseguenze.
Cari fratelli e sorelle, non smettete mai di sperare in un futuro migliore. Lottate per questo, lottate. Non lasciatevi intrappolare dal vortice del pessimismo!
È sciocco chi si vuole opporre all'amore, come se si potesse fare a pugni con lui.
Ma questo è il mio consiglio, amici miei, diffidate tutti quelli in cui l'impulso di punire è potente.
Firenze è stata la città dei guelfi e dei ghibellini. Ma poi i guelfi, tanto per star tranquilli, si divisero pure in bianchi e neri. Io sono un fiorentino vero, non uno che fa il salto della quaglia come Lamberto Dini. Voglio curare Firenze come si merita e non sono in vendita.
Io non combatto, intrattengo le persone.
Si può parlare, scrivere e lottare per la libertà, ma solo il libero pensatore è veramente libero.
La vita coniugale è come un combattimento tra gatti nell'oscurità notturna.
Chi non ha lottato corpo a corpo, qualche giorno o qualche notte, con la propria incipiente follia?
Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso.