Bisogna ben valutare il fine che ci è dato, e far sì di riportare tutte le nostre opinioni a una certezza evidente; o tutto quanto sarà pieno di insicurezza di giudizio e di turbamento.
È una cosa stolta supplicare gli dei per ottenere ciò che uno è in condizione di procurarsi da se stesso.
Il giusto fondato sulla natura è l'espressione dell'utilità che consiste nel non recare né ricevere reciprocamente danno.
Con più piacere va incontro al domani chi meno ha bisogno del domani.
Bellezza e virtù e le altre cose simili si devono onorare se procurano piacere, altrimenti è meglio lasciarle stare.
L'essere beato e incorruttibile non ha affanni, né ad altri ne arreca; è quindi immune da ira e da benevolenza, perché simili cose sono proprie di un essere debole.
L'inveterata consuetudine di basare le convinzioni sull'evidenza e di dare ad esse soltanto quel grado di certezza che l'evidenza garantisce, sarebbe un rimedio, se divenisse generale, per tutti i mali che affliggono il mondo.
Niente è più evidente di ciò che è nascosto.
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