La debolezza di un anima è proporzionale al numero di verità che essa deve mantenere.— Eric Hoffer
La debolezza di un anima è proporzionale al numero di verità che essa deve mantenere.
Non l'amore di sé, ma l'odio di sé è alla radice dei problemi che affliggono il nostro mondo.
I movimenti di massa possono nascere e diffondersi senza credere in Dio, ma mai senza credere nel diavolo.
Non è veramente colto chi non sa leggere il proprio cuore.
Il contrario del fanatico religioso non è l'ateo fanatico, ma il cinico gentile a cui non importa se Dio c'è o no.
Possiamo essere assolutamente certi soltanto delle cose che non conosciamo.
Conosce qualcuno le frontiere della sua anima, per cui possa dire, io sono io?
L'anima è la più angosciante spia che un nemico possa mandare.
L'anima non è che un termine inutile di cui non si ha idea e di cui uno spirito retto non deve servirsi che per denominare la parte che in noi pensa.
Gli dei approvano la profondità, e non il tumulto, dell'anima.
Non nel modo in cui un'anima si accosta all'altra, ma nel modo in cui se ne allontana, riconosco la sua parentela e affinità con l'altra.
Nulla è più pericoloso per l'anima che occuparsi continuamente della propria insoddisfazione e debolezza.
Il dovere di ogni soggetto appartiene al re, ma l'anima di ogni soggetto è solo sua.
Un grande filosofo poneva l'anima, la nostra s'intende, nella ghiandola pineale. Se ne accordassi una alle donne, so ben io dove la collocherei.
Di tutti i veleni l'anima è il più forte.
Non sono né gli anni né i giorni a farci vivere a lungo, ma l'animo.