La fame è la compagna dell'uomo inoperoso.— Esiodo
La fame è la compagna dell'uomo inoperoso.
Quando parli di affari con tuo fratello, sii gentile, ma bada di avere sempre un testimone.
Quando il cardo fiorisce e da un albero la cicala canoradiffonde l'armonioso frinire battendo le ali, è giuntoil tempo dell'estate, all'ombra e con il cuore sazio,beviamo allora il vino generoso godendo del dolce alitaredi Zefiro sul viso.
Chi smette di essere amico non è mai stato amico.
Ama chi ti ama, frequenta chi cerca la tua compagnia, offri doni a chi ti offre doni e a chi niente ti dà non dare niente.
In tutto il migliore è colui che prende da sé le decisioni, ma buono è anche colui che ubbidisce a chi dà buoni consigli.
Il matrimonio è una cosa esagerata: è come se uno che ha fame comprasse un ristorante.
Signore, dona pane agli affamati, e fame a coloro che hanno pane.
Il miglior condimento che ci sia è la fame.
L'Italia conosce la fame: non conosce il disonore.
Nell'anno del Signore, 1314, patrioti scozzesi, affamati e soverchiati nel numero, sfidarono il campo di Bannockburn. Si batterono come poeti guerrieri. Si batterono come scozzesi. E si guadagnarono la libertà.
La fame raccomanda e condisce i cibi; nulla sprezza chi ha fame.
Ci hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame.
Uno stomaco pieno è un grande aiuto per la poesia, e a dire il vero, nessun sentimento di nessun genere potrebbereggersi su uno stomaco vuoto.
Il divismo è finito negli Anni Cinquanta e nacque dopo la guerra perché c'era la fame e la gente voleva sognare un mondo che non era la realtà. C'era un'ingenuità diversa da oggi.
L'appetito rende saporite tutte le vivande.