Chi vuole essere obbedito, comandi poco.
Signore guardami oggi che ti tradirò, e farò tutto il male del mondo se tu non mi aiuti.
Non è tempo di dormire perché il Paradiso non è fatto per i poltroni.
Non fate i maestri di spirito, e non pensate di convertire gli altri; ma pensate a regolare prima voi stessi.
La folla è un gregge docile incapace di vivere senza un padrone. È talmente desiderosa di obbedire che si sottomette istintivamente a colui che le si pone a capo.
Noi vogliamo essere, e ci vantiamo di essere, cattolici e buoni cattolici. Ma la nostra intransigenza non tollera confusioni di sorta Nel nostro operare di italiani, di cittadini, di combattenti - nel nostro credere, obbedire, combattere - noi siamo esclusivamente e gelosamente fascisti.
L'essere egoisti non significa vivere facendo i propri comodi, ma chiedere agli altri di vivere secondo i nostri comodi. La mancanza di egoismo invece consiste nel lasciar vivere il prossimo senza interferire nelle sue faccende.
Gli italiani hanno generalmente deciso di fingere obbedienza e poi fare come gli pare, sviluppando un'ipocrisia collettiva che non ha uguale neanche negli altri paesi cattolici.
Solo estirpando alla radice la consuetudine all'obbedienza e al servilismo, la classe lavoratrice acquisterà la comprensione di una nuova forma di disciplina, l'autodisciplina, originata dal libero consenso.
L'ordine non si trova che nella legge, nella legalità: e la sua osservanza deve essere prima nel governo, se si vuole che si estenda fra il popolo.
Dal cattolicesimo ufficiale non traspare la leggerezza responsabile della libertà, ma il peso de-responsabilizzante dell'obbedienza supina.
Chi ha fatto la legge deve essere il primo ad ubbidire alla legge.
Se obbedissi al primo impulso passerei le giornate a scrivere lettere di ingiurie e di addio.
Quando pensi alla lunga e tenebrosa storia dell'uomo, troverai che molti crimini spaventosi sono stati commessi nel nome dell'obbedienza, più di quanti ne siano mai stati commessi in nome della ribellione.