Giocare un calcio attraente. Essere creativi. Tenere la partita in mano.
La creatività ha sempre una radice nel sapere dell'altro, è il miglioramento di qualcosa che c'è già.
La creatività del cervello dell'Homo Sapiens si esprime elaborando congegni meccanici semplici e perfetti, così rispondenti allo scopo da non richiedere modifiche, o congegni più rozzi e imperfetti che, per la loro stessa imperfezione, si prestano a essere ristrutturati.
La mia teoria sulla creatività è che più denaro si ha, più si è creativi.
Quelli che creano sono rari; quelli che non creano sono numerosi. Quindi gli ultimi sono i più forti.
La creatività nasce quando la duplice passione per il mondo umanistico e il mondo scientifico si combina in una forte personalità.
Ogni mia giornata, senza presunzione, è invidiabile. Libertà, creatività, passione, soddisfazione fanno parte di ogni giorno che trascorro. Mi confronto sempre con me stesso, pensando al futuro.
Da un artista come Fellini non si può imparare nulla, si può solo apprezzare l'enorme dimensione del suo ingegno e della sua creatività.
In un mondo così sensibile al successo economico, la creatività vince la sua battaglia con l'economia perché solo chi è capace di produrre continuamente innovazione nel proprio processo creativo può avere successo.
Per fortuna non sono mai andata a scuola, mi avrebbe sottratto un po' di originalità.
Vedo un'Italia che può esportare idee che può esportare creatività e che può, in questo, avere un grossissimo futuro, un grossissimo posto nella comunità internazionale.