Chi cerca non trova, ma chi non cerca viene trovato.
I ceppi dell'umanità tormentata sono fatti di carta bollata.
Amore è tutto ciò che aumenta, allarga, arricchisce la nostra vita, verso tutte le altezze e tutte le profondità. L'amore non è un problema, come non lo è un veicolo; problematici sono soltanto il conducente, i viaggiatori e la strada.
Confessione e bugia sono la stessa cosa. Per poter confessare, si mente. Ciò che si è non lo si può esprimere, appunto perché lo si è; non si può comunicare se non ciò che non siamo, la menzogna.
La sofferenza è l'elemento positivo di questo mondo, è anzi l'unico legame fra questo mondo e il positivo.
Il suicida è un carcerato che, nel cortile della prigione, vede una forca, crede erroneamente che sia destinata a lui, evade nottetempo dalla sua cella, scende giù e s'impicca da sé.
In questo mondo non vediamo le cose come sono. Le vediamo come siamo, perché ciò che vediamo dipende principalmente da ciò che stiamo cercando.
Prima trovare. Poi cercare.
Bisogna andare a cercare le cose, non aspettare che cadano in testa.
Dopo aver trovato, è allora che bisogna cercare.
Chi non cerca non trova.
Si troverà sempre una cosa nell'ultimo posto dove la si cerca.