Nella vita niente è sicuro finché non accade.
Nella vita le cose capitano a casaccio, e così devono capitare in un romanzo; esse non conducono ad alcuna crisi risolutiva - che è un oltraggio alla legge delle probabilità - continuano ad accadere e basta.
Dovevamo saperlo che l'amore brucia la vita e fa volare il tempo.
Non dobbiamo continuare a temere i contrasti, i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri perché perfino le stelle, a volte, si scontrano fra loro dando origine a nuovi mondi. Oggi so che tutto questo è "la vita".
La vita non offre piacere più grande del superare le difficoltà e passare da un successo ad un altro, del formare nuovi desideri e di vederli realizzati.
Ho la sensazione di durare troppo, di non riuscire a spegnermi: come tutti i vecchi le mie radici stentano a mollare la terra. Ma del resto dico spesso a tutti che quella croce senza giustizia che è stato il mio manicomio non ha fatto che rivelarmi la grande potenza della vita.
La vita è un'ombra che cammina, un povero attore che si agita e pavoneggia la sua ora sul palco e poi non se ne sa più niente. È un racconto narrato da un idiota, pieno di strepiti e furore, significante niente.
L'arte non è altro che un mezzo per dimenticare l'umana tragedia per qualche tempo.
Puoi fare la decifrazione del ghiaccio anche in pantofole davanti al televisore, ma se tiri dei sermenti per non andare a sbattere contro un iceberg è meglio, come la vita: non indispensabile, ma meglio di niente.
Non serve strappare le pagine della vita, basta saper voltar pagina e ricominciare.
La vita va corretta, eccome, è troppo dura da buttare giù liscia.