L'ottimismo è una falsa speranza ad uso dei vili e degli imbecilli.
L'inferno è non amare più.
Dubitare di sé non è umiltà, credo persino che spesso sia la forma più esaltata, quasi delirante, dell'orgoglio, una sorta di ferocia gelosa che fa rivoltare un disgraziato contro sé stesso, per divorarsi.
L'uomo supera sempre le definizioni con le quali si pretende di delimitarlo.
Lo sguardo della Vergine è il solo veramente infantile, il solo vero sguardo di bambino che mai si sia posato sulla nostra vergogna e sulla nostra miseria.
L'ottimismo è un surrogato della speranza, di cui la propaganda ufficiale si riserva il monopolio. Approva tutto, subisce tutto, è per eccellenza la virtù del contribuente.
Il diavolo è un ottimista se pensa di poter peggiorare gli uomini.
Il pessimista è uno che ha conosciuto bene un ottimista.
Tutto quello che il mio ottimismo in relazione al presente può dare per il futuro è speranza.
L'ottimismo è una forma di coraggio che dà fiducia agli altri e conduce al successo.
Mi reputo un ottimista, altrimenti per come va il mondo, credo che mi sarei già ucciso.
Come non essere ottimista! I miei avversari si sono rivelati finora esattamente quelle canaglie che avevo sospettato.
L'ottimista è altrettanto décadent del pessimista e forse ancora più dannoso.
Anche senza l'aiuto dell'organo Penfield, era raggiante di ottimismo. E di una rabbiosa, lieta anticipazione.
Il pessimista e l'ottimista hanno in comune il fatto di non vedere le cose così come sono: l'ottimista è un imbecille felice, il pessimista un imbecille infelice.
"Che cos'è l'ottimismo" diceva Cacambo ? "Ahime!" disse Candido "è la smania di sostenere che si tutto va bene quando si sta male".