Il bene è il sacrificio personale a vantaggio di un altro.
Il mistero della morte è il mistero fondamentale di ogni religione, essendo il mistero fondamentale della nostra stessa esistenza.
È difficile, talvolta, discernere che cosa e a quale costo si deve scegliere e che cosa e per qual vantaggio si deve sopportare, ma ancor più difficile è perseverare nelle decisioni prese.
In tutte le epoche, insomma, avere figli ha sempre significato sacrificio, almeno fin che non viene il giorno in cui col colapasta e il grembiule si apre un periodo nuovo: cioè l'età scolare.
Ora, ciò che la gente chiama «sacrificio» è in realtà la vita disciplinata di uno studente della sacra conoscenza, poiché solo conducendo una simile vita colui che è conoscitore trova il mondo di Brahman.
Mi farei una lebbrosa se pensassi che questo ponesse fine alla guerra nel Vietnam.
È difficilissimo morire per un amico, ma morire per dei nemici è ancora più difficile.
Viva il Cile! Viva il popolo! Viva i lavoratori! Queste sono le mie ultime parole e ho la certezza che il mio sacrificio non sarà vano. Ho la certezza che, per lo meno, ci sarà una lezione morale che castigherà la vigliaccheria, la codardia e il tradimento.
Gli Inca sacrificavano già le persone molto prima che le automobili fossero inventate.
Il nostro amore per loro [gli animali] si misura proprio dai sacrifici cui siamo disposti a sobbarcarci.
Io non conosco che una religione dove il dio e la vittima sacrificale sono la stessa persona.
La mia segretaria mi ha detto che nell'ultima settimana ogni giorno ho lavorato 17 ore, fatto 32 telefonate, avuto 23 incontri. La stampa dovrebbe avere più rispetto di uno che si sacrifica come me per l'interesse di tutti senza avere il minimo interesse personale.