Io sono un apostolo della libertà, la mia esistenza è votata al suo servizio; sono impegnato a tutto fare, tutto osare, tutto soffrire per essa. Fossi io perseguitato e odiato per causa sua, dovessi pur morire per essa, che farei di straordinario?
— Gioacchino Gesmundo
Non altro che il mio dovere assoluto.
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La nostra interpretazione
Il testo esprime una profonda dedizione all'idea della libertà, considerata non solo come valore fondamentale ma anche come guida di vita. L'autore si presenta come un difensore intransigente e coraggioso del principio liberale, disposto a sacrificare tutto per promuoverlo: tempo, forza fisica ed emotiva, persino la propria esistenza se necessario. Questa dichiarazione di principi rivela una forte identità morale connessa all'ideologia della libertà e un impegno senza riserve a lottare per essa contro ogni ostacolo o persecuzione. La citazione suggerisce che il vero dovere dell'uomo è quello di difendere i propri ideali, persino al prezzo del proprio benessere personale.