La coerenza è la virtù degli imbecilli.— Giuseppe Prezzolini
La coerenza è la virtù degli imbecilli.
Scrivere aforismi è da grande signore, come è da grande signore regalare bottiglie di vino; sarebbe da contadino regalare una botte.
Non bisogna confondere il furbo con l'intelligente. L'intelligente è spesso un fesso anche lui.
Ognuno appartiene al tempo che sa vivere.
Tutto il male dell'Italia viene dall'anarchia. Ma anche tutto il bene.
C'è un ideale assai diffuso in Italia: guadagnar molto faticando poco. Quando questo è irrealizzabile, subentra un sottoideale: guadagnar poco faticando meno.
A quei magistrati, a quegli uomini delle forze dell'ordine, a quei giornalisti e a tutti quelli che, nei diversi settori, con l'impegno quotidiano e con i comportamenti coerenti cercano ogni giorno di arginare mafie e illegalità.
Se tu affermi di credere in Dio devi anche essere coerente, devi abbandonarti completamente e devi avere fiducia. E non devi neppure preoccuparti per l'indomani.
La domanda è già un miracolo. È il primo modo della coerenza, del compimento di sé, della propria libertà.
Né la contraddizione è indice di falsità né la coerenza è segno di verità.
L'ultima cosa che mi preoccupa è di essere coerente con me stesso.
La realtà ha una coerenza, illogica ma effettiva.
Negli uomini, non esiste veramente che una sola coerenza: quella delle loro contraddizioni.
La mancanza di coerenza è segno di genialità.
Io amo tantissimo Adriano. Lo amo e lo stimo. E poi mi fa ancora ridere. Nessuno può parlare male di Adriano. Lui è profondamente buono, onesto, coerente.