I turisti sono ombre.— Guido Ceronetti
I turisti sono ombre.
L'uomo è un'anima che trascina un cadavere. Noi deploriamo come morte il suo stancarsi, alla fine, di fare da spazzino.
Rapinarti del silenzio, non è già un crimine?
Finché avranno voglia di uccidere, non perderanno il gusto di generare.
Le parole degli ottimisti pugnalano nella schiena l'infinità di martirio degli esseri umani sulla terra.
I corpi li unisce il piacere, le anime la pena.
Il turismo seleziona il mondo.
Oggi la stazione ferroviaria è diventata una specie di bevanda alcolica, e il turismo uno stupefacente.
Nel turismo non esistono né la vita né la morte, né la felicità, né il dolore: c'è soltanto il turismo, che non è la presenza di qualcosa, ma la privazione, a pagamento, di tutto.
Il turismo è un'industria che consiste nel trasportare delle persone che starebbero meglio a casa loro, in posti che sarebbero migliori senza di loro.
L'inferno turistico è tra i peggiori perché ti senti sepolto, impiramidato nella stupidità, e hai paura di essere dimenticato là sotto, che nessuno venga a tirartene fuori.