Ho sempre pensato che la vita è iniqua. Ci sono persone che per raggiungere un risultato devono faticare, altre che ottengono quello che vogliono senza alzare un dito.
Un certo tipo di perfezione è raggiungibile solo attraverso un'infinita accumulazione di imperfezioni.
L'incerto e fuggitivo bagliore di tante stelle cadenti si mescola alla luce di qualche stella fissa, questo è l'affascinante scenario che emerge dal mondo del jazz.
Il futuro, significa perdere quello che si ha ora, e veder nascere qualcosa che non si ha ancora.
Anche nell'atto di farsi la barba c'è una filosofia.
Come l'acqua dei fiumi quando lotta all'estuario contro la forza del mare, il tempo nuovo e quello vecchio si scontrano, si mescolano.
Molte volte al giorno mi rendo conto di quanto la mia stessa vita esteriore ed interiore sia costruita sulla fatica dei miei consimili, sia i vivi che i morti, e che devo applicarmi con sollecitudine per restituire quanto ho ricevuto e tuttora ricevo.
La vita è l'arte di disegnare senza una gomma.
Poche cose sono più facili che vivere male e morire bene.
Se non fossimo così interessati a noi stessi, la vita sarebbe così poco interessante che nessuno di noi sarebbe in grado di sopportarla.
La vita abbatte e schiaccia l'anima e l'arte ti ricorda che ne hai una.
Si capisce come la nostra vita avrebbe tutt'altro aspetto se fosse detta nel nostro dialetto.
È bene, nella vita come ad un banchetto, non alzarsi né assetati né ubriachi.
Buoni amici, buoni libri e una coscienza sonnacchiosa: questa è la vita ideale.
Molti studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla.
La vita è così: bisogna crescere lentamente. Quando sei pronto davvero, tutto il mondo se ne accorgerà.
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