Vivere rimane un'arte che ognuno deve imparare, e che nessuno può insegnare.
Per essere un leader di uomini bisogna voltar loro le spalle.
Tutta l'arte di vivere si trova in un bel mescolarsi di lasciarsi andare e aggrapparsi.
Il ballo è la più alta, la più commovente, la più bella delle arti, perché non è mera traduzione o astrazione dalla vita; è la vita stessa.
Ogni civiltà è diventata di quando in quando una crosta sottile su un vulcano di rivoluzione.
L'assenza di difetti nella bellezza è di per sé un difetto.
La vita è questa cosa, la cosa in cui si sta, in cui non si può non continuare a stare anche quando teoricamente la vita finisce.
La vita si divide in orrori e miserie.
Dobbiamo abituarci all'idea che ai più importanti bivi della nostra vita non c'è segnaletica.
La vita sa confondere le sue tracce, e tutto del passato, può diventare materia di sogno, argomento di leggenda.
I test non sono ingiusti. La vita è ingiusta e i test misurano i risultati.
Adesso non mangiamo più niente che debba essere ucciso per noi. Ne abbiamo passate tante, negli anni sessanta, con tutta la droga e gli amici che morivano come mosche, e adesso siamo arrivati al punto in cui diamo davvero un grande valore alla vita.
La vita è un labirinto dove, prima ancora di aver imparato a camminare, prendiamo la svolta sbagliata.
Il più sicuro rimedio ai mali della vita sarà pur sempre la forza ponderata dell'animo.
La vita senza musica sarebbe un errore.
Il sole ha cinque miliardi di anni, e si valuta che resterà invariato - cioè irraggerà la stessa quantità di energia - per circa altri cinque miliardi di anni, e quindi la terra potrà ospitare la vita, se non ci distruggiamo prima, per altri cinque miliardi di anni.