La politica è l'arte di rendere possibile ciò che è necessario.— Herbert Wehner
La politica è l'arte di rendere possibile ciò che è necessario.
Si abbia il coraggio, in un contesto di comune responsabilità istituzionale, di assumere per intero il modello della quinta Repubblica francese: un sistema semipresidenziale e un meccanismo elettorale a doppio turno di collegio.
Tutti gli squadroni presuntuosi che partono per spaccare il mondo e non si fanno un mazzo così finiscono poi eliminati al primo turno. Questo vale anche in politica ed è questo il bello della vita e delle sfide, tutto rimane in gioco fino all'ultimo.
Sarebbe una grande riforma della politica se il senno potesse essere sparso tanto facilmente e rapidamente quanto la follia.
E' difficile essere vissuti negli anni Sessanta e non essersi fatti delle precise idee politiche.
La politica è sintesi di teorie e di interessi, di principi e di fatti; la politica è vita nel senso più completo della parola.
Io non so se i politici fanno così perché non vogliono cambiare, o non possono cambiare, o non sanno cambiare. Ma mi paiono tre motivi sufficienti per mandarli tutti a casa.
Policy maker, grandi esperti e molti economisti hanno deciso, in buona parte per ragioni prettamente politiche, di dimenticare ciò che erano soliti sapere. E milioni di lavoratori adesso pagano il conto della loro premeditata amnesia.
L'uomo politico è fatto per fare la storia, e per essere annientato da essa.
La politica dovrebbe essere come la Nazionale: dovrebbero sempre giocare i migliori. Ma non è mai così, in nessuna parte del mondo.
La lotta alla corruzione è un'impresa titanica ma il Paese deve reagire evitando di autoflagellarsi. La politica ha la precisa responsabilità di non avere introdotto riforme adeguate per far funzionare bene la macchina dello Stato.