Il lavoro del singolo rimane ancora la scintilla che muove l'umanità verso il futuro, anche più del lavoro di squadra.
Non c'è futuro in nessun lavoro. Il futuro sta nell'uomo che ha il lavoro.
Credo che il futuro sia di nuovo il passato, che entra attraverso un altro ingresso.
Chi sa se gli dei superi aggiungeranno il domani alla somma dei giorni trascorsi fino ad oggi?
Il passato ci appartiene, ma noi non apparteniamo al passato: noi siamo del presente. Costruiamo il futuro, ma non siamo del futuro.
Non guardarti indietro in cerca di fortuna e non sognare la stessa nel futuro. Tu sei certo solo dell'oggi; non lasciarti fuorviare da questa realtà.
Sono sempre stato deliziato alla prospettiva di un nuovo giorno, un tentativo fresco, un'ulteriore partenza, con forse un po' di magia in attesa da qualche parte dietro al mattino.
C'è un modo solo di rifiutare il Domani, è morire.
Per fare in modo che il mondo che noi vogliamo non assomigli troppo a quello in cui viviamo oggi, è tempo di decolonizzare il nostro immaginario. Non è affatto sicuro che ci restino ancora trent'anni.
Occorre che si trascenda il Sé con tutti i suoi rimpianti, con tutte le sue paure, i suoi vanti, i suoi desideri momentanei, le sue ambizioni, le sue speranze in giorni di là da venire.
Il passato è storia, il futuro è un mistero e questo momento è un dono.