Agisci in modo che ogni tuo atto sia degno di diventare un ricordo.
Guarda le tue azioni nell'ottica universale e capirai se sono azioni moralmente buone o no.
Il bello è il simbolo del bene morale.
Il bello si accorda col sublime in questo, che entrambi piacciono per se stessi. Inoltre, entrambi non presuppongono un giudizio dei sensi né un giudizio determinante dell'intelletto ma un giudizio di riflessione.
La ragione umana viene afflitta da domande che non può respingere, perché le sono assegnate dalla natura della ragione stessa, e a cui però non può neanche dare risposta, perché esse superano ogni capacità della ragione umana.
Forse una rivoluzione potrà sì determinare l'affrancamento da un dispotismo personale e da un'oppressione avida di guadagno e di potere, ma mai una vera riforma del modo di pensare.
Spiegare a qualcuno come è fatto, è un modo di autorizzarlo ad agire come desidera.
Agisci come se quel che fai facesse la differenza. La fa.
Agite secondo giustizia. Sorprenderete alcuni e stupirete tutti gli altri.
Non abbellire la tua immagine; sia bello invece il tuo agire.
Chi desidera ma non agisce, alleva pestilenza.
È molto meglio non agire piuttosto che agire inutilmente, frammentariamente, insufficientemente, come fa l'innumerevole superflua inane maggioranza degli uomini.
Dobbiamo agire anche nei confronti degli ultimi proprio come vorremmo che il mondo agisse nei nostri.
Noi atei crediamo di dover agire secondo coscienza per un principio morale, non perché ci aspettiamo una ricompensa in Paradiso.
Si è molto vicino al vero quando si dice che è facile dare dei consigli giusti e assennati agli altri, ma è difficile agire in modo giusto e assennato.