Il massimo non esiste, esiste l'essenza di massimo cioè la felicità.
Il bello è il simbolo del bene morale.
Virtù e felicità costituiscono insieme in una persona il possesso del sommo bene, per questo anche la felicità, distribuita esattamente in proporzione della moralità, costituisce il sommo bene di un mondo possibile.
Esiste una causa morale del mondo, per proporci uno scopo finale, conformemente alla legge morale; e per quanto questo scopo è necessario, altrettanto necessario ammettere quella causa: cioè che vi è un Dio.
La noia è una sorta di anelito verso un piacere ideale.
Amici dell'umanità... non contestate alla ragione ciò che fa di essa il bene più alto sulla terra: il privilegio di essere l'ultima pietra di paragone della verità.
Felicità e contemporaneamente la sensazione, terrorizzante, che si tratti solo di un'eccezione.
Come c'è del merito nell'infelicità, c'è dell'intelligenza nell'essere felici.
La felicità è la poesia della donna.
L'inquinamento atmosferico è nei limiti della norma. C'è biossido per tutti. Invece non c'è felicità per tutti.
Nulla è più difficile che condurre un uomo alla propria felicità.
Quando si ha qualcosa da perdere si comincia ad avere paura. Ma la felicità è questo: conoscere il valore di quello che possediamo.
La felicità va cercata come si cerca ogni altra cosa della vita e non è mai troppo tardi per trovarla. Essa arriva se la cerchiamo con tutte le forze e spesso è più vicina di quanto pensiamo.
È un lavoro, essere felici. È una costruzione. Devi metterla giù tavola per tavola e chiodo per chiodo, e controllare di continuo che tutto sia a posto, e tenere ben spalato tutto intorno. Ci vuole un sacco di manutenzione.
Il successo è ottenere ciò che si vuole. La felicità è volere ciò che si ottiene.
La felicità è accarezzare un cucciolo caldo caldo, è stare a letto mentre fuori piove, è passeggiare sull'erba a piedi nudi, è il singhiozzo dopo che è passato.