La democrazia non garantisce uguaglianza di condizioni: garantisce solo uguaglianza di opportunità.
Quando era fascista abusava di verbi al tempo futuro; ora, democratico, si serve del condizionale.
Il bello della democrazia è proprio questo: tutti possono parlare, ma non occorre ascoltare.
Divenne vergogna nazionale che gli Stati spendessero a debito, quando è invece l'unico modo per noi cittadini di avere più benessere e una democrazia compiuta.
Nelle democrazie, tutte le istituzioni, senza eccezioni, possono affermarsi e prosperare solo se sorrette dal consenso dei cittadini.
Quanto più gravi sono i problemi, tanto maggiore è il numero di inetti che la democrazia chiama a risolverli.
In tempo di democrazia la giustizia non si fa scavando le tombe.
La differenza tra Democrazia e Dittatura è che in Democrazia prima si vota e poi si prendono ordini; in una Dittatura non c'è bisogno di sprecare il tempo andando a votare.
Il marchio delle democrazie è l'imperfezione inquieta; il segno delle autocrazie è l'ignoranza soddisfatta.
Una nazione è democratica quando è capace di privare del potere i suoi governanti incapaci.
In una democrazia, l'individuo gode non solo del potere supremo, ma porta anche la suprema responsabilità.